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RECITA DI FINE ANNO

Lavaiano, Lari - a.s. 1998- 1999

 

PERSONAGGI  INTERPRETI MUSICA POESIA
I SCENA
Narratore
1° Stella  
2° Stella 
1° bambino italiano 
2° bambino italiano 
3° bambino italiano 
4° bambino italiano 
LorisAlessandra
Veronica 
Giulia I.
Dario
Caterina
Davide I.
Bennato:
L'isola che non c'è.
II SCENA
Napoleone 
1° bambina francese Martina  
2° bambina francese 
3° bambina francese 
Leonardo 
Federico 
Irene F. 
Giada
Giulia C.
Mornez: 
C'est Si Bon 
Rodari: 
Se fossi il fornaio
III SCENA
Don Chisciotte 
Sancio 
1° lettore di poesia 
2° lettore di poesia
Daniel 
Alain 
Stella 
Benedetta
Rossini: 
Il Barbiere di Siviglia
Garcia Lorca: 
Alle cinque della sera.
IV SCENA
Gutenberg 
Ubriaco 
Operaio di Gutenberg 
Zio 
Zia 
3° lettore di poesia
Irene T.
Andrea 
Selene 
Maria
Valentina T.
Giulia F.
Wagner: 
Das Liebes verbot 
Rodari: 
I colori dei mestieri
V SCENA
Re Artù 
Lancillotto 
Portatori dei cavalieri 
Davide C.
Lorenzo 
Veronica I.
Denny 
Giulia F.
Andrea
Branduardi 
Suppè: 
Leichte Kavallerie
Frankenstein 
Mary Shelley 
Bambino inglese 
Michael
Tania
Francesco
Fantasmi Valentina 
Giada 
Irene F.
Martina
 Clannan:
Against the Wind
VI SCENA
Marconi 
Gelataio 
Pizzaiolo 
Dante 
Giornalista 
Inglese 
Cicerone 
Emanuele 
Giulia F.
Denny 
Veronica I.
Tania 
Francesco 
Selene 
Vivaldi: 
Inverno 
Beethoven: 
Sonata al chiaro di luna. 
Sachs:
Sogno di pace.
Rodari:
Oh, giornalista!
Fucini: 
Er cicerone e l'inglese.
4° lettore di poesia 
5° lettore di poesia
6° lettore di poesia 
7° lettore di poesia
8° lettore di poesia 
Andrea
Benedetta
Alain
Denny
Maria

 

I SCENA
Narratore: Le Stelle sono a letto in cielo.
1° Stella: Oh, come si sta bene a letto, sono stanca morta! Ma... guarda un po', sono tanto stanca eppure non mi riesce dormire!
2° Stella: Shhhhh!!!!!!!!! Dormi, dai.
1° Stella: Non riesco a prendere sonno.
Narratore: La Stella, non riuscendo a prendere sonno, decide di affacciarsi alla finestra del cielo e dare un'occhiata ai vari pianeti.
1° Stella: Su Giove va bene, su Mercurio pure, va bene anche su Marte, il pianeta del dio guerriero. Certamente tutto andrà bene anche sulla Terra.
Narratore: Ma proprio in quel momento dalla Terra si alza un grido spaventoso.
(Quattro bambini stanno litigando e urlano)
1° Stella: Che barba, sono sempre quelli della Terra! E io che mi sono data tanto da fare a Natale per metterli in pace e per portare amore, gioia e solidarietà! Eccolo qua il risultato! 
2° Stella: Fai un giretto laggiù per vedere che cosa succede. E calmali un po' se litigano di nuovo. Io voglio dormire.
1° Stella: Va bene. Mi tocca un'altra volta scendere in mezzo agli uomini.
Narratore: La Stella scende sulla Terra per vedere cosa diavolo succede e la sorte la porta proprio in Italia.
1° bambino italiano: L'ho presa prima io!
2° bambino italiano: No, l'ho presa prima io!
3° bambino italiano: È vero! L'ha presa prima lui!
4° bambino italiano: Ma che dici! Io ho visto bene, l'ha presa lui!
Narratore: La Stella, prima di avvicinarsi, decide di trasformarsi in un bambino. In questo modo pensa di poter meglio aiutare i suoi coetanei.
2° Stella: Che cosa state facendo?
3° bambino italiano: Stiamo litigando, non lo vedi?
2° Stella: Sì, lo vedo, ma non penso che sia una bella cosa. Anzi, se farete la pace, vi porterò con me e vi farò conoscere dei nuovi amici.
4° bambino italiano: Dove ci vuoi portare?
1° bambino italiano: Chi ci vuoi far conoscere?
2° Stella: Vi porterò in giro per l'Europa.
2° bambino italiano: E come farai?
2° Stella: Voi non lo sapete, ma io sono magica.
Tutti i bambini: Ma va là!
2° Stella: Non mi credete? Venite con me e vedrete!
Io la stella magica sono
che ha su nel cielo il suo trono,
cari bambini con me vi porterò
e in giro per l'Europa vi menerò.
Il segreto vi voglio svelar
sta nella formula da pronunciar.
ABRA CADABRA
LANCIA E RILANCIA
CHIUDI GLI OCCHI
ED ECCO LA FRANCIA.




II SCENA
(Il coro canta la marsigliese) 
Narratore: Ecco che i bambini ora sono improvvisamente in Francia. Chissà quale avventura gli aspetta?
(Entra Napoleone con un gallo in mano)
Musica
Napoleone: Je suis Napoleon!
Io son Napoleone
il gran generalone.
Son detto il grande corso,
chetati o ti do un morso.
3° bambino italiano: Generale, se le faccio una domanda, non mi morde mica vero?
Napoleone: Bonjours, mon ami. Parla, vedrò!
3° bambino italiano: Scusi, mi tolga una curiosità, ma che ci fa con quel gallo in mano?
Napoleone: Ma non lo sai bambino che i francesi sono discendenti del grande popolo dei Galli? Avrai letto Asterix, spero!
Tutti i bambini: Sìììì, che lo conosciamo!
Napoleone: Bon, bravi! Mi compiaccio con voi! Je suis Bonaparte. Io sono Bonaparte e con la mia " parte bona" vi farò conoscere alcune bellezze della "mia" Francia.
(Due bambini leggono alcune notizie sulla Francia)
1° bambino francese: La Francia ha 57 milioni di abitanti circa, è una repubblica presidenziale con a capo Chirac. La moneta, per poco tempo ancora, è il franco francese; le città principali sono Parigi, Lione, Marsiglia, Bordeaux…….
2° bambino francese: Uno dei più noti monumenti è la torre Eiffel. Ma anche le bellezze naturali sono ben conosciute. Pensate, il Monte Bianco, alto 4807 metri, è la montagna più alta d'Europa.
Napoleone: Oh oui, enfants. Senti senti le notizie. (riferito alla torre) Lo vedi? La torre è alta 300 metri e fu costruita nel 1899 dall'ingegnere Eiffel. Si trova a Parigi - Paris -, una delle più belle città del mondo. Il resto se non lo sai, vallo a studiare.(Esce)
4° bambino italiano: Bellissime e istruttivissime queste notizie, però mi è venuta una fame!
( Arrivano un bambino francese)
1° bambino francese: Boujours mes amis! Avete fame? Ecco qui la famosa baguette! È buonissima, se la mangi fresca poi………
Se io fossi il fornaio
vorrei cuocere un pane
così grande da sfamare
tutta, tutta la gente
che non ha da mangiare
Un pane più grande del sole,
dorato, profumato
come le viole.
Un pane così
verrebbero a mangiarlo
dall'India e dal Chillì
i poveri, i bambini,
i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data
da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.
2° Stella: Certo amici; non possiamo lasciare la Francia senza aver visto la famosissima Gioconda.
(Arriva Leonardo con la Gioconda in mano)
Tutti i bambini: Com'è bella!
1° bambino italiano: Ma non sei Leonardo da Vinci?
Leonardo: Buongiorno, bambini. Si, sono Leonardo da Vinci. Anche voi venite dalla Toscana?
2° bambino italiano: Si, dalla Toscana. Siamo un po' in giro per l'Europa. Ma non è la Gioconda che hai con te?
3° bambino italiano: Ma lei è nostra! Appartiene all'Italia, non è vero Leonardo?
4° bambino italiano: Eh, sì! E dobbiamo riprendercela, anche!
1° bambino italiano: Si, portiamola con noi. Riportiamola in Italia.
Leonardo: Eh no! Bambini, vi sbagliate! Prima di tutto, la Gioconda io l'ho finita di dipingere in Francia alla corte di Francesco primo e poi, ormai non ci sono più barriere e confini! La Gioconda appartiene all'Europa: è un bene di tutti!
2° Stella: E ora dove vorresti andare?
2° bambino francese: Attraversate i Pirenei e andiamo in Spagna a Madrid.
1° bambino francese: Si, vediamo se la Stella saprà fare altre magie.
2° Stella: ABRA CADABRA
MAGNA LA CAPRA
LA CAPRA MAGNA
ECCOCI IN SPAGNA.
(prende un telefonino):Pronto, pronto. Ti sei svegliata? dai vieni giù a darmi il cambio: ho un sonno io che dormo quasi in piedi………..(sbadiglia)

III SCENA
Musica
(2° Stella va a dormire, entra 1° Stella)
Narratore: Dopo un brevissimo viaggio, per magia i nostri 6 amici si trovano in Spagna. Sono arrivati in una campagna dove vedono due strani personaggi.
Don Chisciotte: Vedi, vedi Sancio, quello è un esercito del mio acerrimo nemico: il mago Zurlò. Andiamo all'attacco.
Sancio: Ma no, Padron, non vedi che sono dei niños.
Don Chisciotte: No, che niños! È il mago Zurlò che te li fa sembrare bambini. Carica!
Sancio: Fermati, fermati Padron. Finirà male………
Tutti i bambini: Aiuto, aiuto! Siamo amici.
(I bambini si scansano e Don Chisciotte finisce contro un albero.)
Don Chisciotte: Ma voi chi siete? Non siete dell'esercito nemico? (I bambini lo aiutano ad alzarsi, si spolvera, si sistema.) Muchas gracias, niños.
2° bambino italiano: Siamo dei piccoli turisti che vogliono conoscere meglio il loro nuovo stato: l'Europa. E la Spagna che cosa ha di bello da offrire?
Don Chisciotte: Andiamo, vi scorterò io con la mia lancia.
( Entrano due bambini che recitano la poesia " Alle cinque della sera")
1° lettore: Eran le cinque in punto della sera.
Un bambino portò un lenzuolo bianco
Una sporta di calce già pronta
2° lettore: alle cinque della sera.
1° lettore: Il resto era morte e solo morte
2° lettore: alle cinque della sera.
1° lettore: Il vento portò via i cotoni
(Gli altri bambini sulla scena si sono avvicinati e partecipano ora in coro al ritornello.)
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: E l'ossido seminò cristallo e nichel
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: Già combatton la colomba e il leopardo
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: Cominciarono i suoni di bordone
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: Le campana d'arsenico e il fumo
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: Negli angoli gruppi di silenzio
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: Solo il toro ha il cuore in alto!
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: Quando venne il sudore di neve
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: quando l'arena si coperse di iodio
Coro: alle cinque della sera.
1° lettore: la morte pose le uova nella ferita
Coro: alle cinque della sera
1° lettore: alle cinque della sera.
Ah! che terribili cinque della sera.
Eran le cinque a tutti gli orologi!
Eran le cinque nell'ombra della sera.
Coro: Alle cinque della sera.(I lettori se ne vanno lentamente)
Alle cinque della sera.
Alle cinque della sera.
1° bambino italiano: Ma cosa dice?
Sancio: È il lamento per la morte di un grande torero, scritto da Francesco Garcia Locra. Dovete sapere che per noi Spagnoli la corrida è una tradizione, una passione che abbiamo nel sangue e che ha origini antichissime.
1° bambino italiano: Ma un bambino che non è spagnolo, potrebbe diventare torero?
Don Chisciotte: Sì, però per uno straniero è molto difficile capire la corrida.
3° bambino italiano: Comincia a piacermi questa nuova Europa, perché ci sono tante ricchezze.
2° bambino italiano: La mia curiosità si è davvero svegliata, non vedo l'ora di visitare altri paesi! E ora dove andiamo?
1° Stella: Ora faremo un bel salto. Andiamo…..
ABRA CADABRA
LA PORTA SI APRA
GIULIA, SELENE E TANIA
CI DICONO: GERMANIA.
Tutti i bambini: Sì, sì, andiamo in Germania.
(1° Stella chiama al telefonino 2° Stella.)

IV SCENA
Musica
(1° Stella va a dormire, entra 2° Stella)
Narratore: Ed ecco che per magia e per l'aiuto di Giulia, Selene e Tania appare la Germania agli occhi degli amici nostri.
( Il coro canta l'inno tedesco)
2° bambino italiano: Nelle altre nazioni abbiamo conosciuto personaggi interessanti.
Chissà chi incontreremo qui.
4° bambino italiano: Forse Hitler.
1° bambino italiano: A me piacerebbe Beethoven
3° bambino italiano: Io preferirei Martin Lutero.
2° bambino italiano: Ma che dite? È tutto vecchiume, è molto meglio Schumacher.
2° Stella: Venite con me e vediamo se riconoscete questo personaggio?
( I bambini vedono Gutenberg nella sua stanza, che sta stampando.)
1° bambino italiano: Io lo so chi è, l'ho sulla punta della lingua.
2°Stella: Non lo sapete? È….
1° bambino italiano: È Gutenberg!
Gutenberg: Chi è che mi chiama?
2° bambino italiano: Siamo un gruppo di mini-turisti che stanno scoprendo l'Europa e alcuni dei suoi grandi personaggi.
3° bambino italiano: Ma cosa stai facendo?
Gutenberg: Ascolta sto stampando la Bibbia: il primo libro del mondo non più ricopiato a mano, ma scritto con i caratteri mobili..
Io sono Gutenberg
della stampa grande inventore,
la mia invenzione il mondo ha cambiato,
perché è nato il libro stampato.
Se di libri se ne hanno a volontà.
la mia geniale idea puoi ringraziar.
2° bambino italiano: Almeno fosse rimasto il primo e l'ultimo libro stampato! E invece…….
Tutti i giorni a scuola, con tanti libri e con quei maestri noiosi che ripetono sempre:- Leggi…leggi…..- Uffa! Che noia! 
4° bambino italiano: Si, hai ragione però, cosa sarebbe un mondo senza libri!?
3° bambino italiano: Io morirei senza i fumetti di Topolino, d'Asterix…
1° bambino italiano: E poi, ora i libri, i fumetti per merito della stampa, li possono leggere tutti e non solo chi è ricco.
(Entra un ubriaco cantando e attraversa la scena con un boccale di birra in mano. I bambini guardano stupiti.)
Ubriaco: (Parlando e cantando)Birra …gut, ja birra gut. Trink, trink, Bruderlein, trink.
1° bambino italiano:(toccandosi la testa) Ma quello è un po'…
Operaio di Gutenberg: Ja, ja. È tutta colpa della birra! I tedeschi sono grandi consumatori di birra ed hanno insegnato ad apprezzarla a tutto il mondo, anche in Italia. Poi a volte qualcuno esagera un po' con la birra…..purtroppo capita……e poi…...
3° bambino italiano: Anche a me piace la birra, però il vino…….
2° Stella: Entrambe sono bevande diffuse in tutto il mondo. Vedete anche il vino e la birra servono per unire i popoli. Però mi raccomando bevetene con moderazione, altrimenti finirete come quello là!
2° bambino italiano: Mi viene in mente che qui in Germania ci sono i miei zii. Visto che siamo qui perché non li andiamo a trovare?
1° bambino italiano: Come mai se sono i tuoi zii, non abitano in Italia?
2° bambino italiano: Sono emigrati in cerca di lavoro quando nel dopoguerra in Italia c'era povertà.
(Entrano gli zii.)
Zio: Gutentag. Ma tu sei figlio di mio fratello Salvatore?! Che sorpresa! 
2° bambino italiano: Sì, sono io.
Zia: Hallo! Nipotino mio! (Baci e abbracci.) Cosa fai qui?
2° bambino italiano: Sì, sono io. Sono in viaggio con alcuni amici miei. Vi porto tanti saluti da tutta la famiglia in Italia. Ma come vi trovate qui in Germania?
Zio: All'inizio abbiamo sofferto, sai, non conoscevamo la lingua, le abitudini, il cibo… ma piano le cose sono migliorate. Abbiamo imparato.
Zia: Ci siamo fatti degli amici, abbiamo studiato e imparato la lingua… E adesso stiamo bene a parte un po' di nostalgia dell'Italia ogni tanto.
4° bambino italiano: È ora di andare, zii.
Zii: Ja, ja. Aufwiedersehen - aufwiedersehen in Italien.
Tutti i bambini: Ciao, ciao!
3° lettore di poesia: Io so gli odori dei mestieri:
di noce moscata sanno i droghieri,
sa d'olio la tuta dell'operaio,
di farina sa il fornaio,
sanno di terra i contadini,
di vernice gli imbianchini,
sul camice bianco del dottore
di medicine c'è un buon odore.
I fannulloni, strano però,
non sanno di nulla e puzzano un po'.
2°Stella: Speriamo che la magia funzionerà un'altra volta.
ABRA CADABRA
LA MUCCA È MAGRA
TERRA, TERRA,
HO AVVISTATO L'Inghilterra.
1° bambino italiano: Yes, l'ho avvistata anch'io!

V SCENA
(Inno nazionale inglese.)
(2° Stella va a dormire, entra 1° Stella)
Narratore: I bambini si trovano ora in una stanza in un castello inglese dove assisteranno vedono Re Artù e Lancillotto…...
Musica (Mentre arriva Re Artù, poco dopo arriva Lancillotto)
Lancillotto: (inginocchiato davanti al Re):
Sire, inginocchiato davanti alla vostra
augusta persona, prometto di servirvi fedelmente.
Re Artù: Nobile Lancillotto, ti concedo il titolo di Cavaliere, 
purché tu presti giuramento che mi sarai di
valido aiuto nei perigli: giuramento che farai
in nome di Dio Nostro Signore.
Lancillotto: In nome d'Iddio Nostro Signore,
giuro di rispettare e fare rispettare il vostro onore
e di seguirvi in battaglia.
Vi giuro fedeltà, e vi riconosco mio signore.
Re Artù: Per il tuo sacro giuramento ti offro
il feudo di Pievelontana
ed il titolo di Cavaliere
Musica (Re Artù se ne va)
Narratore: Dopo aver assistito all'investitura di Lancillotto i bambini hanno voglia di fare una nuova amicizia.
Lancillotto: Oh, oggi abbiamo ospiti! Chi siete voi, da dove venite?
4° bambino italiano: Siamo bambini che vengono dal futuro e vogliamo conoscere L'Inghilterra.
:E tu chi sei?
Lancillotto: I'm Lancillotto from the Lake,
Io sono Lancillotto del Lago
e con la spada sono un grande mago.
Al fianco di Re Artù ho vissuto,
i cavalieri della Tavola Rotonda ho combattuto.
Eccoli qua.
(Quattro bambini portano sul palcoscenico 12 cavalieri ritagliati in carta.)
Musica
1° bambino italiano: Adesso basta con le presentazioni, noi vorremmo visitare Londra. Stiamo attenti a non perderci però!
Lancillotto: Venite con me! Ora vi farò conoscere un personaggio interessante.
(Bussano a una porta e vedono Frankenstein. I bambini gridano e fuggono, Frankenstein li rincorre poi si ferma e ride.)
Frankenstein: Perché avete paura? Perché ridete di me? Io sono buono…eh eh eh
Tutti i bambini: Tu buono?!
Frankenstein: Hello, Mary. Can you help me? They are laughing at me!
(Frankenstein si ferma e arriva la scrittrice Mary Shelley.)
3° bambino italiano: Ma tu chi sei?
Mary Shelley: Sono Mary Shelly, l'autrice di Frankenstein. Oh hello! What are you doing, children? This is my marvellous creature. Questa è la mia creatura prediletta.
3° bambino italiano: Oh Yes! Bella creatura!
Mary Shelley: Ma voi non sapete che agli inglesi piacciono molto le storie di mostri, MONSTERS, GHOSTS, fantasmi e di tutto ciò che è mistero MISTERY e paura! E se vi spingete fino in Scozia potete visitare molti castelli. E naturalmente….i fantasmi sono compresi nel biglietto.
Come on Frankie, let's go. Vieni Frankie, rientriamo.
Frankenstein: Good bye, friends!
Tutti i bambini: Good bye, Frankenstein.
4° bambino italiano: Che paura!!
2° bambino italiano: Oh yes. Meno male che se ne sono andati, ma ascoltate? Che cos'è questo rumore?
(Arriva un bambino con un teschio in mano.)
Amleto: To be or not to be, that's the question.
Essere o non essere, questo è il dilemma
Ma…….ma questo non è più…c'è solo l'osso!
Molla l'osso!
No - non posso!
Ma l'osso?
L'ho mosso?
Ma posso?
Allora IO sono perché se posso……..mosso…osso…posso…(Se ne va)
(Arrivano due bambini con un block notes gigante che illustra la seguente filastrocca)
Coro: In a dark, dark wood 
There's a dark, dark house.
In the dark, dark house
There's a dark, dark cupboard.
In the dark, dark cupboard
There's a dark, dark shelf.
On the dark, dark shelf
There's a dark, dark box.
And in the dark, dark box
There's a GHOST. (Un fantasma spunta dalla scatola)
Musica (Balletto di fantasmi. Rumori strani ecc. Escono)
1° bambino italiano: Questa sì che è musica!
1° bambino italiano: Si, hai ragione! È tempo di tornare, anche perché dobbiamo completare il viaggio parlando della "nostra" Italia. Anche l'Italia fa parte dell'Europa.
1° Stella: Take your hands,
close your eyes,
be quite and listen and count to ten
Tutti i bambini: One two three
1° Stella: Sing with me.
Tutti i bambini: Four five six
1° Stella: The old clock ticks.
Tutti i bambini: Seven eight nine
1° Stella: It's now time,
Tutti i bambini: Ten ten ten
1° Stella: To start again.
ABRA CADABRA
ADDIO FRANCIA E GERMANIA
ADDIO SPAGNA E INGHILTERRA
VIENI TU ITALIA BELLA.

VI SCENA

(Inno nazionale) 
Musica
(1° Stella va a dormire, entra 2° Stella)
Narratore: I ragazzi dopo questo lungo ed emozionante viaggio hanno voglia di tornare a casa.
2° bambino italiano: Mi viene in mente che oggi c'è la partita Italia…… Mi piacerebbe proprio ascoltarla.
1° bambino italiano: Guarda, io ho un transistor.
4° bambino italiano: Meno male, così la possiamo ascoltare.
(Accendono la radiolina. Si sente la cronaca sportiva )
3° bambino italiano: O giornalista inviato speciale
quali notizie porti al giornale?
Giornalista: Sono stato in America, in Cina,
in Scozia, Svezia, Argentina,
tra i Sovietici e tra i Polacchi,
Francesi, Tedeschi, Sloveni e Slovacchi,
ho parlato con gli Esquimesi
con gli Ottentotti, coi Siamesi,
vengo dal Cile, dall'India e dal Congo,
dalla tribù dei Bongo-Bongo ...
e sai cosa porto?
Una sola notizia!
Sarò licenziato per pigrizia.
Però il fatto sensazionale
merita un titolo cubitale:
tutti i popoli delle Terra
han sfrattato per sempre la guerra.
(Arriva Marconi.)
Marconi: Vedete questa è la mia più grande invenzione, senza la radio ora non potrete ascoltare nessuna partita! È merito della mia invenzione se si sono salvati tanti naufraghi del Titanic. È per merito della mia invenzione che il mondo è diventato "un piccolo villaggio globale". È per merito della mia invenzione, se le notizie viaggiano velocemente e ciò che accade in Australia o al Polo Sud è come se accadesse alla porta accanto. Sappiamo subito tutto.
(Entrano due bambini - un gelataio e un pizzaiolo.)
Gelataio: Gelatiii! Gelatiii. Granite fresche. Al limone! Alla fragola! Gelatiiii!
Pizzaiolo: Provate le mie pizze. Pizze calde calde. Alla napoletana. Pizza Margherita, pizze, pizze, calde calde. Venite qua. 
Gelataio: Gelatiii! Gelatiii. Granite fresche.
Marconi: Su, ragazzi, venite qua. Va bene che volete mangiare e pensare alla pancia e il palato, ma bisogna pensare pure allo spirito. Vedete quelli due là? Ascoltiamo. Che cosa stanno dicendo?
Narratore: Questi due attori stanno facendo le prove perché devono trasmettere una poesia via radio stasera. Recitano una divertente poesia di Renato Fucini sulle bellezze dell'Italia. Il titolo è: "ER CICERONE E L'INGLESE.". Ascoltateli.
Inglese: Splendidissimo, jes!
Cicerone: O 'un gliel' ho detto?
Fra 'ampanili è 'n grand' oggetto d'alte!…
Inglese: Essere autore?
Cicerone: Credo un architetto…
vienga…lo gualdi di 'vaggiù 'n dispalte.
Inglese: Oh, magnifico!
Cicerone: Vero, eh? bell'effetto!
Si vede pènde' da tutte le palte.
All'Ondra nun ce l'hanno e ci scometto,
A meno che dipinto 'n su le alte.
Lassàmo anda', ma Pisa polta 'r vanto
Di tanti ritrovati d'invenzione,
Che foravia di vi non c'è artrettanto.
O le cèe! sèmo giusti, un ènno bone?
Le sentisse alla sarvia, ènno uno 'ncanto…
Eh l'Italia è 'na gran bella Nazione!
Narratore: Ma ecco, mentre i bambini si divertono a seguire la partita o ascoltare una poesia arriva un altro personaggio.
(Arriva Dante che tiene una pergamena in mano e legge, cammina su e giù.)
Dante: Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai ……… alla guerra
La guerra? Mmmmm, la guerra?
Ma la smetteranno mai di fare la guerra?
Ma ci sarà mai un'Europa unita?
Chissà….la guerra….
3° bambino italiano: Sì, sì, Dante. Ma non sai che dal 2002 useremo tutti una nuova moneta, una moneta unica?
4° bambino italiano: Sì, useremo l'Euro.
1° bambino italiano: E questo è solo il primo passo per la realizzazione di un Europa unita.
2° bambino italiano: E di un mondo unito! Unito in nome della fratellanza e della pace, spero.
Dante: E questo è anche il mio sogno
4° lettore di poesia: La pace ... chissà dov'è? 
Stamattina, appena sveglio l'ho cercata sul giornale.
Mi son detto: son sicuro, si è nascosta proprio.
Ho guardato sotto il letto e perfino nel cassetto.
Mi son detto: son sicuro, si è nascosta proprio.
No - no - no qui non c'è. 
La pace ... chissà dov'è?
5° lettore di poesia: Ho cercato la pace in su
ho scavato in giù.
Son rimasta un'ora e più davanti alla TV.
Ed ho chiesto a tanta gente
ma non ne sapeva niente. 
Mi son detto: son sicura, si è nascosta proprio 
Dove mai sarà nascosta?
Ho trovato la risposta!
Questa volta son sicura: proprio qui dentro di me.
Sì - sì - sì dentro di me.
La pace io lo so dov'è.
6° lettore di poesia: Dopo la pioggia viene il sereno, 
brilla in cielo l'arcobaleno:
é come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
È bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede - questo è il male
soltanto dopo il temporale. 
7° lettore di poesia: Le vette dei monti
si daranno un bacio
quando gli uomini
abbandoneranno
le loro capanne di morte
e con gli arcobaleni
si incoroneranno
ristoro dai sette colori
della terra che 
si dissangua.
8° lettore di poesia: Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente?
Un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
1° bambino italiano: Che stanchezza! Che strano viaggio!
3° bambino italiano: Si, è vero, ma pensa quante cose abbiamo visto e imparato.
4° bambino italiano: Si, ma pensa te che ora verrà la felice idea alla maestra di farci fare un bel riassunto o un tema… Se solo ci penso - mi viene ………..
3° bambino italiano: Ma dai, non ci pensar.
1° bambino italiano: Sono stanco morto. Ho una voglia di dormire!
2° bambino italiano: Anch'io ho un grande sonno!
3° bambino italiano: Stendiamoci qui e dormiamo.
4° bambino italiano: Si, si, hai ragione.
Musica
(Mentre i bambini dormono per terra le due stelle portano una scatola che posano in mezzo ai bambini. Le stelle escono. Dopo un po' i bambini si svegliano pian piano)
1° bambino italiano: Ma che sogno strano ho fatto stanotte. Sapete che cosa ho sognato? Che facevamo un giro per l'Europa, guidati da una stella.
2° bambino italiano: Ma sai che anch'io ho fatto lo stesso sogno.
3° bambino italiano: Pensa che anch'io ho sognato che andavamo in Inghilterra e abbiamo incontrato Frankenstein.
2° bambino italiano: E poi in Francia Napoleone.
3° bambino italiano: E in Italia Dante!
4° bambino italiano: E in Spagna abbiamo visto Don Chisciotte.
1° bambino italiano: Ma allora, se tutti abbiamo visto le stesse cose, significa che non abbiamo sognato!
2° + 4° bambini italiani: Ma guarda là, quel pacco che cosa ci farà qui?
(I bambini trovano un regalo, aprono, escono tante bandierine che distribuiscono a tutti.)
1° bambino italiano: Apriamo. Da dove viene? Chi la mandato? Toh, vedi c'è una lettera.
1° + 2° Stella: (si sente le voci dal cielo che leggono la lettera a frasi alterne):
"Cari amici. 
Vi mandiamo questo pacco con le bandiere di tutti i paesi dell'Europa. Alcuni paesi sono già pronti a usare la moneta unica, altri lo faranno. Ma tutti i paesi sono d'accordo nel voler vivere assieme in pace ed armonia.
Vi abbiamo portato un po' in giro per farvi vedere che è possibile essere tutti amici, stare bene insieme e non fare la guerra, non litigare. Ora vi dobbiamo salutare perché ci aspettano altri compiti, - e vogliamo anche farci una bella dormita! - ma vi ricorderemo sempre con simpatia.
Vi salutiamo con un forte abbraccio.
Le vostre Stelle."
3° bambino italiano: Ma allora non è stato sogno!
1° bambino italiano: Ma sai, forse mi mancheranno un po' le Stelle.
2° bambino italiano: Credo pure a me.
3° bambino italiano: Io cercherò di ricordare sempre i loro messaggi di fratellanza e amicizia.
4° bambino italiano: Anche a me mancheranno moltissimo, ma è vero, non dobbiamo dimenticare ciò che hanno voluto mostrarci portandoci in giro per l'Europa.
Tutti i bambini: La nostra nuova Patria!
Narratore: Certamente i bambini hanno ragione d'essere stanchi. Hanno visto, hanno ascoltato, hanno imparato molte cose. In nome di tutti vi ringrazio per essere stati con noi in questo viaggio immaginario. Spero che vi è piaciuto e ora vi vogliamo salutare con due belle canzoni. Il primo è l'inno europeo che è tratto dall'Inno alla Gioia di Beethoven. Il secondo invece parla della gioia di parlare tante lingue.



30 BAMBINI ED UNA STELLA hanno cantato:



La Marsigliese
Allons enfants de la patrie
jour de glorie est arrivé.
Contre nous de la tyrannie
l'etendard sanglant est levé,
l'etendard sanglant est levé.
Entendez-vous dans les campagne
mugir ces féroces soldats
qui viennent jusque dans nos bras
égorger vos fils et vos compagnes?
Aux armes citoyens! Formez vos batalions!
qu'un sang impur abreuve nos sillons.

Unità, giustizia e libertà.
Einigkeit und Recht und Freiheit
für das Deutsche Vaterland!
Danach lasst uns alle streben
brüderlich mit Herz und Hand!
Einigkeit und Recht und Freiheit
sind des Glückes ünterpfand.
Blüh im Glanze dieses Glückes
blühe deutsches Vaterland!


Inno alla Gioia
Freude, schöner Gütterfunken,
Tochter aus Elysium,
wie betreten feuertrumken,
Himmlische, dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder,
was die Mode streng Brüder
wo dein sanfter Flügel weilt.


Fratelli d'Italia
Fratelli d'Italia
L'Italia s'è desta,
Dell'elmo di Scipio
S'è cinta la testa
Dov'è la vittoria?
Le porga la chioma
Che schiava di Roma
Iddio la creò.
Stringiamci a coorte,
Siam pronti alla morte,
Siam pronti alla morte,
L'Italia chiamò.
Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò. Sì.



Dio salvi la regina.
God save our gracious Queen,
Long live our noble Queen,
God save the Queen.
Send her victorious, happy and glorious,
Long to reign over us:
God save the Queen.

 

Data di composizione di questa  pagina: 19 novembre 2003

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