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Il vestito di
Arlecchino
Di Gianni Rodari
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Per fare un vestito ad Arlecchino
ci mise una toppa Meneghino,
ne mise un'altra Pulcinella,
una Gianduia, una Brighella.
Pantalone, vecchio pidocchio,
ci mise uno strappo sul ginocchio.
E Stenterello, largo di mano,
qualche macchia di vino toscano.
Colombina che lo cucì
fece un vestito un tantino perplesso.
Disse allora Balanzone,
bolognese e dottorone:
"Ti assicuro e te lo giuro
che andrà`bene il mese venturo
se osserverai la mia ricetta:
un giorno digiuno e l'altro bolletta".
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dal 08.04.2013
Data di composizione di questa
pagina: 12 luglio 2004
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